Lo stato della natura nell’Unione europea – pubblicata relazione 2020

Dobbiamo operare un cambiamento radicale se vogliamo avere una reale possibilità di riportare la biodiversità sulla via del recupero ambientale entro il 2030, come previsto nella nuova strategia comunitaria sulla biodiversità. Un insuccesso su questo fronte comporterebbe la costante erosione, oltre che del nostro patrimonio naturale comune, anche dei servizi vitali che esso fornisce, che in ultima analisi contribuiscono in maniera decisiva alla salvaguardia della nostra saluta e del nostro benessere.

Questo è il principale messaggio della nuova relazione su Lo stato della natura nell’Unione europea, pubblicata nell’ottobre scorso dall’Agenzia europea dell’ambiente.

La relazione descrive lo stato della natura nell’UE sulla base dei rapporti degli Stati membri, ai sensi delle direttive Uccelli (2009/147 / CE) e Habitat (92/43 / CEE) e sulle successive valutazioni a livello biogeografico dell’UE.

Oltre a una panoramica sullo stato delle specie e degli habitat, sia a livello nazionale che comunitario, la relazione affronta anche lo stato della rete Natura 2000 e il suo possibile contributo alla salvaguardia delle specie e degli habitat.

Infine, la relazione fornisce i risultati sui progressi verso gli obiettivi 1 e 3 della strategia UE 2020 sulla biodiversità.

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