La nuova Stazione Sperimentale Regionale per lo studio e la conservazione degli anfibi in Lombardia (SSR Anfibi Lombardia) è operativa presso il Parco Regionale dei Colli di Bergamo ed è stata istituita da Regione Lombardia con la delibera 5260/2021 nel mese di settembre 2021 e con l’approvazione dell’accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e il Parco dei Colli per la gestione della Stazione sperimentale.

La prima Stazione sperimentale regionale per lo studio e la conservazione degli anfibi in Lombardia era stata istituita da Regione Lombardia nel 2005, per dotare la Lombardia di un ente tecnico-scientifico di riferimento per lo studio, la valorizzazione e la conservazione degli anfibi lombardi.

Fino al 2019 la SSR era stata gestita dalla Comunità Montana Val Cavallina, successivamente Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, con la denominazione “Stazione sperimentale regionale per lo studio e la conservazione degli anfibi in Lombardia – Lago di Endine”. Nel 2019, dopo la scadenza della convenzione, Regione Lombardia aveva provveduto ad individuare un nuovo gestore tramite valutazione tecnica.

La SSR Anfibi con sede al Parco dei Colli si inserisce in un’area rappresentativa e di particolare interesse erpetologico per la Lombardia. Il Parco Regionale dei Colli ospita infatti ben 11 delle 19 specie di anfibi presenti su tutto il territorio lombardo.

La Stazione sperimentale è costituita da un Comitato Scientifico (CS) con competenza in gestione e conservazione degli anfibi. In continuità con la precedente Stazione del Lago d’Endine, ha valenza regionale ed è referente per la Lombardia per:

  • il coordinamento e la promozione delle attività di salvataggio degli anfibi, tramite il supporto tecnico e organizzativo a gruppi di volontari (Guardie ecologiche volontarie, associazioni, gruppi organizzati di cittadini) che operano nelle aree montane e pedemontane lombarde, raccolta e gestione dei dati annuali relativi ai salvataggi da trasmettere periodicamente all’Osservatorio Regionale della Biodiversità della Lombardia (per approfondire leggi la restituzione del workshop di gennaio 2023);
  • il coordinamento e la gestione delle emergenze ambientali e delle criticità che possono minacciare la conservazione degli anfibi;
  • il supporto tecnico scientifico agli enti territoriali e agli enti gestori di aree protette o PLIS dell’area montana e pedemontana della Lombardia per azioni di conservazione, valorizzazione e monitoraggio degli anfibi autoctoni lombardi;
  • il coordinamento e il supporto scientifico a progetti di conservazione ex situ e in situ di anfibi con particolare riferimento alle specie di rilevanza conservazionistica unionale (Direttiva Habitat). Nell’ambito del progetto Life Ip Gestire 2020 è già stato realizzato il Piano strategico regionale per la conservazione di Bombina variegata in Lombardia.

La SSR Anfibi Lombardia promuove inoltre:

  • programmi di ricerca sulle popolazioni di anfibi autoctoni e gestione degli alloctoni;
  • attività di comunicazione, informazione e sensibilizzazione rivolti al pubblico e agli operatori, sul tema della conoscenza, tutela e valorizzazione degli anfibi lombardi e della loro valenza ecologica, attraverso conferenze, workshop, eventi formativi, mostre itineranti e altre forme espositive finalizzate alla valorizzazione eco museale, pubblicazioni tecniche, scientifiche e divulgative;
  • la realizzazione di un centro di documentazione specializzato presso il Parco, al fine di promuovere la più ampia diffusione della conoscenza delle specie tutelate, dei problemi di salvaguardia, delle normative vigenti e delle iniziative di conservazione promosse e/o attivate.

Informazioni e contatti:

Il salvataggio stradale degli anfibi

Nell’ambito delle diverse azioni per la tutela degli anfibi in Lombardia, di particolare rilevanza sono i salvataggi stradali in occasione delle migrazioni primaverili che alcune specie, spinte dalla pulsione della fregola, compiono per raggiungere gli ambienti riproduttivi e il loro successivo ritorno verso i siti di permanenza per il resto dell’anno. Le migrazioni avvengono prevalentemente in massa e nelle ore serali e notturne, in particolare in condizioni di pioggia ed elevata umidità.

Questo tipo di salvataggio consiste nell’organizzazione di operazioni che, in funzione delle caratteristiche dell’ambiente in cui si verificano le migrazioni e della disponibilità di volontari, si svolgono secondo alcune modalità che consentono agli anfibi di superare le infrastrutture stradali, prevenendone l’investimento da parte dei veicoli in transito.

Sono operazioni che vengono svolte da decine di Guardie ecologiche volontarie (Gev) degli enti territoriali e degli enti gestori di aree protette e da centinaia di volontari e volontarie che partecipano organizzati in associazioni, formalmente costituite o a titolo personale, collaborando con gli enti pubblici (comuni, comunità montane, parchi, province) predisposti o che si prendono in carico le attività di salvataggio.

Il ruolo degli enti è fondamentale per la formazione dei volontari, per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di salvataggio e i conteggi degli individui in forma standardizzata e, soprattutto, per consentire la massima sicurezza di tutti gli operatori coinvolti direttamente nelle operazioni di salvataggio.

Qui è disponibile l’elenco delle località e dei gruppi di salvataggio anfibi attivi in Lombardia.

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