Il Po e il tratto finale dei suoi affluenti rappresentano l’area di nidificazione potenziale degli Sternidi coloniali (Sterna comune e Fraticello). Queste specie risultano diffuse in modo puntuale e non omogeneo lungo l’asta dei fiumi. Inoltre, per la sterna comune emerge l’importanza dei laghi artificiali derivanti da siti estrattivi (attivi o no) come siti di riproduzione. Poiché le specie in questione nidificano in ambienti per loro natura estremamente variabili, la distribuzione delle colonie risulta molto dinamica nel corso degli anni a seguito del variare delle condizioni ambientali (creazioni di isole, variazione del livello dei fiumi o dell’altezza dei laghi di cave attive, apporto di materiale da parte del fiume o crescita della vegetazione nei siti di nidificazione precedentemente utilizzati, nuove condizioni di lavorazione nelle cave ecc.). È stata attuata una verifica di campo per definire la localizzazione e l’entità numerica delle colonie, così da poter identificare con sicurezza (Azione A11) le aree su cui intervenire e gli interventi da attuare nel corso dell’Azione C17.

Le schede tecniche di intervento per le specie dei greti:

Inoltre, uno dei problemi che affligge queste specie è “l’invasione” del loro habitat da parte degli escursionisti e di chi svolge attività sul fiume. Poiché la loro arma di difesa è il mimetismo, anche senza accorgersi è facile distruggere i nidi e le uova nascoste tra i sassi di spiagge ed isole.

Per prevenire, quindi, i danni derivanti dal disturbo antropico, è stata inoltre realizzata una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti corretti da assumere durante le attività all’aria aperta, con lo slogan “Questa casa non è un albergo!”, in cui si elencano le 5 regole d’oro da seguire nella “casa sul fiume” di queste specie. (Azione E6)

Qui puoi scaricare il pieghevole Questa casa non è un albergo!

Sono, inoltre, in corso momenti di formazione per Gev e altri volontari che a loro volta faranno da cassa di risonanza verso i cittadini per la promozione di comportamenti corretti nella fruizione dei greti fluviali. Chi volesse organizzarne può contattare la Lipu (federica.luoni@lipu.it).

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