Partecipa alla campagna di segnalazione degli insetti protetti della Lombardia

Anche quest’anno vi chiediamo di collaborare e segnalare le “perle rare” della piccola fauna invertebrata che vive nei boschi, nei prati, nei fiumi e nei laghi lombardi, che in questo periodo sono purtroppo sotto grande pressione, dopo un inverno segnato dalla siccità e una primavera calda. Le segnalazioni sono, infatti, di importanza fondamentale, perché solo la conoscenza dei luoghi dove queste specie sono ancora presenti permette una loro protezione.

Viviamo un periodo difficile, ricco di sfide, che andranno affrontate insieme anche per garantire a chi verrà dopo di noi le stesse possibilità di cui noi stiamo godendo. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, recentemente inseriti in Costituzione, sono tasselli importanti di questo mosaico e per questo siamo ancora a chiedervi di collaborare

La campagna di segnalazione consiste nell’invio di fotografie delle specie di insetti protetti in Lombardia che osserverete durante l’estate. Tutte le info su come fare le trovate sul sito del progetto InNat. In particolare, trovate anche i link per scaricare l’app e le schede dettagliate per imparare a riconoscere le specie.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i volontari e tutte le volontarie che da alcuni anni fanno parte della “rete territoriale” di monitoraggio del progetto Life Gestire 2020. Si tratta di persone che raccolgono dati in maniera sistematica e metodica su alcune specie di insetti nel nostro territorio, uscendo più volte durante il periodo di attività degli animali per registrarne la presenza.

Tra gli insetti oggetto di queste ricerche rientra anche la libellula che presentiamo ora, il Gonfo serpentino (Ophiogomphus cecilia), e che potete vedere nell’immagine di copertina del post. Una libellula dall’aspetto esotico, di colore verde e giallo con striature nere, abitante dei fiumi di pianura e molto elusiva, tanto che anche i più esperti entomologi la incontrano raramente nei luoghi in cui vive. Infatti, gli adulti preferiscono posare tra le fronde degli alberi e per questo la sua presenza viene indagata attraverso la ricerca delle esuvie (i resti lasciati dall’adulto dopo la metamorfosi) lungo le sponde dei fiumi. Un lavoro di ricerca duro, ma pieno di soddisfazioni, che si svolge su spiagge fluviali assolate in piena estate e per questo ancor più importante.

Ai più attenti e fortunati potrebbe capitare di osservare un esemplare adulto del Gonfo serpentino magari lungo le sponde del Fiume Po, del Ticino o dell’Oglio. In quel caso cercate di fotografarla ed inviateci la segnalazione!

Grazie per la collaborazione, siate prudenti e buone osservazioni!

top