Biodiversità: presentato rapporto Ipbes su uso sostenibile delle specie selvatiche

“Sono circa 50.000 specie selvatiche utilizzate attraverso pratiche diverse, comprese più di 10.000 specie selvatiche raccolte direttamente per il cibo umano”. Lo riferisce il recente rapporto dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) sui contributi offerti quotidianamente dall’uso di specie selvatiche per cibo, energia, materiali, medicine, svago e ispirazione.

“L’accelerazione della crisi globale della biodiversità, con un milione di specie di piante e animali in via di estinzione” si legge nel rapporto” minaccia tutti questi benefici”.

Il rapporto fornisce approfondimenti, analisi e strumenti per stabilire un uso più sostenibile delle specie selvatiche di piante, animali, funghi e alghe in tutto il mondo.

Il rapporto è il risultato di quattro anni di lavoro di 85 eminenti esperti delle scienze naturali e sociali e detentori di conoscenze indigene e locali, nonché di 200 autori che hanno contribuito, attingendo a oltre 6.200 fonti.

Il rapporto individua cinque grandi categorie di “pratiche” nell’uso delle specie selvatiche: pesca, raccolta, il taglio e trasporto di legname, la raccolta di animali terrestri (compresa la caccia) e pratiche non estrattive, come l’osservazione. Per ogni pratica esamina poi specifici “usi” come alimenti e mangimi, materiali, medicina e energia, ricreazione, cerimonia, apprendimento e decorazione, fornendo un’analisi dettagliata delle tendenze per ogni uso negli ultimi 20 anni. Nella maggior parte dei casi, l’uso di specie selvatiche è aumentato, ma la sostenibilità dell’uso è variata, ad esempio nella raccolta di medicinali e nel disboscamento per ottenere materiali ed energia.

Per saperne di più e scaricare la sintesi del rapporto (in inglese) visita la pagina dedicata.

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