“The underlying causes of pandemics are the same global environmental changes that drive biodiversity loss and climate change”
Gli stessi fattori che sono responsabili della perdita di biodiversità e del cambiamento climatico sono anche alla base delle pandemie, come quella di Covid-19. È questo il principale e drammatico messaggio del recente rapporto su biodiversità e pandemie pubblicato dalla Piattaforma Intergovernativa Scienza-Politica sulla Biodiversità e i Servizi Ecosistemici (IPBES) il 29 ottobre scorso.
Quasi tutte le pandemie sono collegate allo sfruttamento insostenibile dell’ambiente, dovuto al cambiamento dell’uso del suolo, all’espansione e all’intensificazione dell’agricoltura, al commercio e al consumo di fauna selvatica e ad altri fattori trainanti, che interrompono le interazioni naturali tra la fauna selvatica e i loro microbi, aumentando il contatto tra la fauna selvatica, il bestiame, le persone e i loro agenti patogeni, favorendo così il cosiddetto spillover.
Secondo il rapporto, per ridurre la frequenza e l’impatto delle pandemie occorre promuovere i cambiamenti necessari per la conservazione e il ripristino della natura (biodiversità e processi ecosistemici) e dei suoi benefici per le persone. Questi includono cambiamenti nei paradigmi sociali, obiettivi e valori che sostituiscono il consumo insostenibile e l’uso eccessivo della biodiversità e riducono strategicamente i fattori alla base delle pandemie
Le politiche da sviluppare in questo senso sono sicuramente costose e difficili da attuare, ma i potenziali benefici, in relazione alla pandemia in corso e alla marea crescente di malattie future, compensano ampiamente i costi.
In questo momento, il rapporto è disponibile soltanto in lingua inglese: Ipbes Workshop on Biodiversity and Pandemics