Regione Lombardia approva la Strategia regionale per la Biodiversità

Mentre era in corso a Montreal la COP15 (15. Conferenza delle Parti per la Convenzione sulla Diversità Biologica), Regione Lombardia ha approvato la Strategia regionale per la biodiversità.

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La Lombardia, pur essendo una regione fortemente urbanizzata, conserva una significativa varietà di habitat e specie, appartenendo a due regioni biogeografiche distinte quella alpina e quella continentale. Sono presenti 57 habitat e 71 specie animali e vegetali di interesse comunitario (Direttiva Habitat) e 87 specie di uccelli (Direttiva Uccelli), particolarmente tutelati.

Un po’ meno di un quarto del suo territorio è interessato da aree protette, con diversi livelli di tutela (il Parco nazionale dello Stelvio, 23 parchi regionali, 3 riserve naturali nazionale e 74 regionali, 246 siti Natura 2000). A questo proposito, va ricordato che la COP15 ha concordato di raggiungere a livello globale un target minimo pari al 30% di aree tutelate nel 2030 (target 30×30).

La Lombardia, tuttavia, è anche la regione italiana in cui si riscontra il maggior numero di specie esotiche invasive (Invasive Alien Species – IAS), che oggi sono tra le principali minacce alla biodiversità. In Lombardia sono presenti 31 delle 88 specie invasive incluse nella lista di rilevanza unionale (Reg EU 1143/2014) e per questo è stata approvata una strategia di intervento dedicata, stanziando i primi fondi per interventi urgenti (DGR 7387 del 21/11/2022).

A questo proposito, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima ha sottolineato che “Regione Lombardia spicca per la ricchezza di biodiversità. Allo stesso tempo anche per i rischi di perdita della stessa. Un fenomeno che mette a rischio non solo la natura, ma anche l’economia, lo sviluppo e in prospettiva la vita di tutti noi. E ciò non ci lascia indifferenti. Parliamo di una strategia che abbiamo costruito tenendo conto di quelle europea e nazionale e che abbiamo presentato durante la COP15 di Montreal per fare sentire la voce dei governi sub-nazionali. L’approvazione consentirà la tutela della biodiversità, secondo un approccio coordinato tra tutti i livelli di governo che è l’unica modalità che può permettere di arrivare a risultati efficaci al fine di preservare la diversità biologica, la salvaguardia degli habitat e il loro ripristino”.

La Strategia è un documento di accompagnamento per lo sviluppo sostenibile, che si focalizza in particolare sui 14 obiettivi – vita sott’acqua e sui 15 – vita sulla terra dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, a partire dalla Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Si coordina con il documento in corso di approvazione a livello nazionale e con la Strategia Europea per la Biodiversità, definita in attuazione del Green Deal europeo. Infatti, le specie animali e vegetali si spostano nell’ambiente e solo un approccio coordinato può permettere di arrivare a risultati efficaci per la tutela della diversità biologica, la salvaguardia degli habitat e il loro ripristino (restoration).

Le linee di indirizzo definite nella strategia regionale per la biodiversità sono:

  1. la governance della biodiversità nel territorio regionale
  2. la realizzazione di una rete ecologica polifunzionale realmente efficace
  3. sostegno e finanziamento della funzionalità degli ecosistemi e dei relativi servizi ecosistemici nel lungo periodo
  4. il sistema integrato di monitoraggi, censimenti e dei dati ambientali
  5. la comunicazione per il coinvolgimento di cittadini e imprese e la partecipazione degli attori locali
  6. la formazione e l’educazione ambientale.

Come già avviene a livello internazionale, la biodiversità è un tema intersettoriale e sarà integrato progressivamente negli strumenti regionali. In particolare, come già riconosciuto anche da IPCC e IPBES, le due tematiche “cambiamenti climatici” e “perdita di biodiversità” devono poter contare su soluzioni integrate che aiutino ad affrontare entrambe le problematiche. Di conseguenza, nelle conclusioni della COP 27 Clima (Sharm el-Shaik Implementation Plan) era stato inserito, per la prima volta, anche il tema delle nature based solution (NBS) per l’adattamento ai cambiamenti climatici, accanto all’importanza della forestazione.

Infine, va ricordato che nel corso dei lavori della COP15 Regione Lombardia ha partecipato al 7° Summit dei governi subnazionali e delle città, che promuove l’attenzione all’azione locale per la conservazione della biodiversità e della qualità degli ambienti, anche al fine di garantire la fornitura dei servizi ecosistemici. La Lombardia può essere annoverata tra le “regioni pioniere” nel diffondere esperienze e buone pratiche attraverso la piattaforma globale RegionsWithNature, grazie anche all’impegno condotto negli anni e, in particolare, attraverso il progetto Life Ip Gestire 2020, che dopo 8 anni di attività si completerà nel 2023, avendo investito direttamente 17 milioni di euro e mobilitato fondi complementari per 130 milioni di euro.

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