Il 14 luglio scorso il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) ha presentato il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021“.
Secondo il rapporto, il costo che l’Italia potrebbe essere costretta a sostenere a causa della perdita dei servizi ecosistemici dovuta al consumo di suolo tra il 2012 e il 2030, ammonta complessivamente a una cifra compresa tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, in pratica la metà del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Se la velocità di copertura artificiale rimanesse quella registrata nel 2020, cioè 2 mq al secondo, i danni sarebbero molto significativi non solo in termini economici.
Infatti, dal 2012 ad oggi il consumo di suolo ha comportato la perdita della fornitura di 4 milioni e 155 mila quintali di prodotti agricoli, impedito l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana (che di conseguenza ora scorrono in superficie, aumentando la pericolosità idraulica dei nostri territori) e reso impraticabile lo stoccaggio di quasi tre milioni di tonnellate di carbonio, cioè l’equivalente di oltre un milione di macchine in più circolanti nello stesso periodo per un totale di più di 90 miliardi di km. In altre parole, due milioni di volte il giro della terra.
Scarica il rapporto Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021
