Nel corso del 2021, nel territorio di due siti Natura 2000, “Lanca di Gerole” e “Lancone di Gussola“, situati nel tratto sud-orientale del Po cremonese, sono stati realizzati alcuni siti idonei alla nidificazione e riproduzione degli uccelli dei greti fluviali, mediante la sistemazione di un settore di una vasta spiaggia fluviale e la posa di due zattere.
Interventi di questa natura si sono resi necessari non solo perché, in generale, le specie legate ai greti fluviali sono in decremento in tutta Italia, ma anche perché, in particolare, la nidificazione della Sterna comune e del fraticello in provincia di Cremona, storicamente documentata, non era stata più rilevata da decenni.
Gli interventi sono stati realizzati nel quadro del progetto europeo Life Gestire 2020. Il costo complessivo ammontava a 20.848 euro, di cui il 75% è stato finanziato da Regione Lombardia. Beneficiario del finanziamento era la Provincia di Cremona.
Caratteristiche degli interventi
Sito “Lanca di Gerole”
Per gli Sternidi sono state identificate le aree della spiaggia fluviale più idonee per l’insediamento dei siti di nidificazione. Queste sono poi state corredate di strutture di riparo per i pulcini, al fine di assicurare la protezione dalla predazione e dal surriscaldamento solare. Inoltre, sono state collocate sagome artificiali (decoy) che rappresentano adulti in cova, per favorire la colonizzazione del sito.
Per quanto riguarda le coppie nidificanti di occhione e di albanella minore, la loro localizzazione ha richiesto uno sforzo di osservazione maggiore, poiché la prima specie è particolarmente elusiva e non si concentra in colonie, mentre la seconda è invece particolarmente mobile e condizionata dallo stato momentaneo della vegetazione e da altri fattori estremamente mutevoli, come il disturbo antropico.
La manutenzione di questi siti sarà un elemento indispensabile da assicurare. Infatti, per quanto riguarda gli Sternidi o altre specie, come il corriere piccolo, occorre impedire la colonizzazione da parte della vegetazione, mantenendo i suoli nudi o quasi. Per l’occhione e l’albanella minore è invece necessario garantire la presenza di praterie non colonizzate dalla vegetazione legnosa (salici, indaco bastardo). Ogni anno, in periodo invernale, si provvederà quindi al taglio ed all’eventuale eradicazione della cotica erbosa eventualmente stabilitasi sulle porzioni di spiaggia idonee per gli Sternidi ed al controllo della colonizzazione legnosa nelle praterie.
Sito “Lancone di Gussola”
Sono state collocate due zattere di forma triangolare, di circa 5 metri di lato, successivamente ancorate tra loro, in modo da ottenere un’isola di maggiori dimensioni, in genere preferita dagli Sternidi, poiché consente al flock di adulti di esercitare azioni di “mobbing” più efficaci nei confronti dei potenziali predatori (e delle nutrie o delle anatre che potrebbero utilizzare la struttura come posatoio).
Le zattere sono state rivestite, nella parte emersa, con sabbia o ghiaietto, a simulare un greto fluviale o una spiaggia. Anche in questo caso la struttura galleggiante è stata corredata da strutture coperte in cui i pulcini possano sfuggire ai predatori e ripararsi dall’eccessiva insolazione. Inoltre, sono state dotate di rampe per permettere la risalita dei pulcini in caso di accidentali o volontarie “cadute” in acqua e sono state collocate sagome artificiali (decoy) che rappresentano adulti in cova, per favorire la colonizzazione delle zattere da parte dei potenziali riproduttori.
Interventi realizzati
Sito “Lanca di Gerole”
Un settore dello spiaggione sull’isola fluviale, scelto per facilitare la nidificazione degli sternidi in ambito naturale.
Sistemazione di alcuni settori, caratterizzati da affioramenti di ghiaietto, a seguito di ripulitura dal materiale abbandonato dalla corrente. Posa di decoy e di ripari per pulcini.
Sito “Lancone di Gussola”
Il settore della cava ritenuto idoneo alla collocazione della zattera galleggiante. Si tratta della porzione più ampia del bacino artificiale che garantisce una distanza dalle sponde di parecchie decine di metri, anche qualora la zattera dovesse essere spostata da eventi atmosferici o da correnti generatesi in seguito ad episodi di piena.
Le due zattere montate in acqua pronte ad essere preparate per accogliere i “corredi” per la nidificazione e, successivamente, assemblate tra loro.
22 aprile 2021. Un adulto posato sulla zattera galleggiante. Si tratta del primo indizio di insediamento. E’ possibile che l’altro membro della coppia sia già in cova sul substrato ghiaioso.
10 maggio 2021. Due pulcini di sterna comune si affacciano al bordo dell’isola galleggiante. Si tratta della prima nidificazione di questa specie registrata dopo decenni in provincia di Cremona.
Primi risultati dopo la conclusione degli interventi
Le zattere collocate nella ex cava sono state frequentate dalle sterne sin dalla comparsa degli uccelli nella seconda metà di aprile 2021 e la nidificazione di almeno una coppia di sterna comune si è realizzata assai precocemente. Durante un sopralluogo del 10 maggio è stata rilevata la presenza di almeno due pulcini già relativamente autonomi. Questa covata è stata portata a compimento con l’involo dei giovani.
Un’ulteriore coppia si è invece insediata piuttosto tardivamente (primi indizi il 10 giugno 2021) ed ha probabilmente involato almeno un giovane.
Minor successo hanno invece avuto gli interventi realizzati sullo spiaggione fluviale, a causa di eventi di disturbo da parte dei fruitori dell’area. In ogni caso, su questa spiaggia hanno comunque nidificato altre specie che il progetto si proponeva di tutelare, come l’occhione e il corriere piccolo.
In conclusione, possiamo affermare che l’obiettivo di avviare il reinsediamento degli Sternidi in provincia di Cremona è stato raggiunto.