La tutela della biodiversità tra i nuovi compiti delle GEV lombarde: modificata legge regionale

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una serie di modifiche alla normativa regionale che disciplina l’attività delle guardie ecologiche volontarie (Gev). Con la pubblicazione della legge di modifica sul Burl del 25 maggio scorso, il testo modificato della legge regionale n. 9/2005 “Nuova disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica” è entrato in vigore.

La legge di modifica ha operato, anzitutto, un aggiornamento generale, resosi necessario alla luce dell’evoluzione della normativa e dei riscontri dell’esperienza concreta sul campo. In secondo luogo, ha introdotto una serie di novità, come per esempio la cooperazione con la protezione civile, la Consulta con gli enti organizzatori e l’istituzione della giornata delle Gev, ma soprattutto, per quanto ci interessa in questa sede, l’impegno a favore della tutela della biodiversità.

Nella pratica concreta di diversi enti, l’impegno delle Gev su questo terreno era già una realtà, ma ora finalmente entra anche a far parte delle funzioni istituzionali dei volontari, con il nuovo art. 1 bis), c. 2 della legge, che recita:

2. Al fine di tutelare e conservare la biodiversità, le guardie ecologiche volontarie:

a) collaborano alle attività di promozione e realizzazione di interventi di conservazione, anche degli habitat naturali, e per la salvaguardia delle specie tutelate dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale;

b) collaborano alle attività di sensibilizzazione, informazione dei cittadini e vigilanza di siti importanti per specie o anche habitat a rischio di potenziale disturbo;

c) collaborano ad attività di sensibilizzazione e di realizzazione di interventi per il contenimento di specie esotiche invasive, sulla base delle normative nazionali e della relativa strategia regionale;

d) partecipano, sulla base di specifica formazione, al programma di monitoraggio delle specie e degli habitat di interesse comunitario.

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