Al via il progetto LIFE NatConnect2030

Dopo il progetto Life Gestire 2020, che si è concluso alla fine del 2023 dopo otto anni di intensa attività, ora è tempo di dare il via al nuovo progetto europeo LIFE NatConnect2030, che ci impegnerà per i prossimi 9 anni. L’obiettivo di fondo è sempre il medesimo, peraltro sempre più urgente e necessario, cioè la tutela della biodiversità, ma questa volta su un territorio più ampio e con più partner.

Con il kick off meeting, che si terrà il 14 marzo 2024 a Milano, nella sede di Regione Lombardia, il nuovo progetto inizierà ad entrare nel vivo. Continueremo, ovviamente, ad informarvi ed aggiornarvi sulle attività del nuovo progetto anche su questo sito, ma intanto vi presentiamo sinteticamente il nuovo progetto.

Il progetto LIFE NatConnect2030

Il nome completo del progetto è “Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030” e il suo acronimo è LIFE NatConnect2030.

Il progetto è stato approvato nell’ambito della Call LIFE-2022-STRAT-two-stage — Strategic Nature and Integrated Projects (SNAP), uno dei 12 progetti in cui la Commissione europea ha investito 233 mln di euro. Si tratta di un progetto LIFE Strategico per la Natura, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di conservazione della biodiversità, attraverso lo sviluppo delle azioni definite con i Prioritised Action Frameworks 2021-2027 (PAF) per la Rete Natura 2000 e, parallelamente, dare attuazione ad altri piani o strategie adottati a livello internazionale, nazionale, multiregionale o regionale per l’ambiente e lo sviluppo.

Sono previsti target specifici di raggiungimento dei PAF per i territori coinvolti:

L’area di progetto ospita una ricca fauna selvatica e più di 840 siti Natura 2000, in un territorio di oltre 100.000 kmq, caratterizzato dalla presenza dell’Arco Alpino e del fiume Po e con 17 milioni di abitanti, cioè una delle aree più densamente abitate dell’Europa. Sono interessate quattro regioni biogeografiche: alpina, continentale, mediterranea e marina mediterranea.

Il progetto, della durata di 9 anni (2024-2032), vede la partecipazione di 16 partner: Regione Lombardia (capofila del progetto), Regione Piemonte, Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto con affiliato il Consiglio di Bacino Brenta, Provincia autonoma di Trento, Autorità di Bacino del fiume Po, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Ente regionale per i servizi all’ agricoltura e alle foreste (ERSAF), Fondazione Lombardia per l’ambiente, Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po Emilia Romagna, WWF Italia, LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli, Legambiente Lombardia Onlus e Comunità Ambiente. Inoltre, il progetto è sostenuto finanziariamente da Fondazione Cariplo.

Le 5 linee strategiche alla base del progetto sono:

  1. ripristino ecologico di habitat e specie di interesse conservazionistico
  2. rafforzare gli elementi di connessione della rete ecologica
  3. mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
  4. riduzione dell’impatto delle specie aliene invasive
  5. rafforzare la governance di rete natura 2000 e delle aree di connessione

Oltre al Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, il progetto contribuirà alla realizzazione di diversi obiettivi delle politiche europee e nazionali: Strategia dell’UE sulla Biodiversità per il 2030, Strategia forestale europea per il 2030, Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, Regolamento dell’UE sulle Specie Esotiche Invasive, Strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, EU Nature Restoration Law, EU Strategy on sustanaible tourism e Direttiva UE per l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Il budget di progetto è di oltre 46 milioni di euro, di cui il 60% è finanziato dall’Unione europea (circa 28 mln) e il 40% è cofinanziato dai partner (circa 17 mln), ai quali va aggiunto il finanziamento privato di 1,3 mln euro da parte di Fondazione Cariplo.

Il progetto intende, inoltre, movimentare circa 540 milioni di euro di fondi complementari. Tra questi troviamo i fondi del FEASR (49%), del PR-FESR (15%), del PR Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027, della Strategia Forestale Nazionale Lombardia, del MASE per il contenimento delle specie esotiche di interesse unionale in Lombardia, del Piano Nazionale Recupero e Resilienza (33%) dedicati al progetto “rinaturazione del Po” e altri fondi regionali e privati.

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