Interventi Compensativi per Trasformazione del Bosco

L’eliminazione irreversibile di un bosco per cambiare la destinazione d’uso del suolo (da bosco a terreno urbanizzato, agricolo o altro) è chiamato “trasformazione del bosco”, altresì considerabile “disboscamento” o “deforestazione”.

Secondo l’art. 41 della Legge Regionale 31/2008 tale “trasformazione” possibile deve sempre essere autorizzata dagli “Enti forestali”, ossia da: enti gestori di parchi o riserve, nel caso di boschi che ricadono in queste aree protette; Comunità montane, nel restante territorio montano; Province, nel restante territorio di pianura.

L’autorizzazione alla trasformazione del bosco è rilasciata “compatibilmente con la conservazione della biodiversità, con la stabilità dei terreni, con il regime delle acque, con la difesa dalle valanghe e dalla caduta dei massi, con la tutela del paesaggio, con l’azione frangivento e di igiene ambientale locale”. Vi sono comunque tipologie di bosco non trasformabili per rarità di vegetazione, per utilità in quanto risorsa genetica o perché facenti parte la Rete Ecologica.

In caso di autorizzazione, la stessa l.r.n. 31/2008 prevede all’art.43, se la superficie “trasformata” è uguale o superiore ai 100 mq, l’obbligo di realizzare interventi compensativi, che consistono in nuovi rimboschimenti nelle aree con insufficiente coefficiente di boscosità (perlopiù in pianura) e in operazioni di miglioramento dei boschi esistenti e di riassetto idrogeologico nelle aree con elevato coefficiente di boscosità (perlopiù in collina e montagna).

L’entità degli interventi compensativi dipende dalla localizzazione:

  • Nelle aree con insufficiente coefficiente di boscosità, i costi di compensazione sono legati alla necessità di imboschire una superficie da 2 a 5 volte quella del bosco distrutto.
  • Nelle aree con elevato coefficiente di boscosità, i costi di compensazione sono legati alla necessità di realizzare lavori di miglioramento forestale o idrogeologico di importo pari al bosco distrutto; peraltro attraverso il Piano di indirizzo forestale l’Ente forestale può aumentare detti costi di compensazione fino a quattro volte.

Questi interventi compensativi sono a carico del destinatario dell’autorizzazione, che può eseguirli direttamente o delegare l’ente forestale ad eseguire l’intervento “monetizzandolo”, versando a questo l’importo dei lavori maggiorato del 20%.

La Regione Lombardia, attraverso la struttura Sviluppo e Gestione Forestale della DG Agricoltura, verifica il rispetto della norma ed esegue il monitoraggio annuale delle Autorizzazioni alla Trasformazione del Bosco ed Interventi Compensativi. Nell’ultimo report di monitoraggio per l’anno 2014, dal 2003 al 2014 i boschi autorizzati alla trasformazione coprono una superficie di 1.600 ettari (per il 77% costituiti da cedui) generando 88 Milioni di costi di compensazione di cui il 60% è destinato alla creazione di nuovi boschi. In media l’importo annuale degli interventi compensativi risulta di 7,3 Milioni di Euro.

La delibera 675/2005 che ha approvato i “criteri per la trasformazione del bosco e per gli interventi compensativi” prevede anche la creazione di un “Albo delle opportunità di compensazionefinalizzato a far incontrare chi deve eseguire lavori di compensazione spesso privo di terreni su cui effettuarli e chi ha a disposizione terreni su cui intervenire e difficoltà ad accedere a finanziamenti pubblici. Grazie all’ Albo chi opera una trasformazione del bosco e deve compensarla, può scegliere fra interventi realizzabili su terreni utili già identificati da cittadini o enti proprietari o gestori.

Chi ha a disposizione un terreno su cui realizzare interventi di imboschimento o un bosco in cui fare interventi di miglioramento forestale può proporre all’ente forestale (Parco o riserva regionale, Comunità montana, Provincia) di inserire un intervento nell’albo, allegando una descrizione sintetica delle opere previste, la loro finalità, la loro ubicazione e un preventivo di massima (“stime di fattibilità”) dei costi da sostenere. L’ente Forestale ne verifica la compatibilità con la pianificazione forestale ed ambientale e se approvato lo inserisce nell’Albo.

Gli interventi inseriti nell’Albo sono accessibili e a disposizione di:

  • Titolari di autorizzazione alla trasformazione del bosco che implementano in forma diretta una o più attività/progetti inseriti per adempiere agli obblighi di compensazione
  • Aziende Agricole e Imprese boschive che possono realizzare gli interventi richiedendo un finanziamento all’Ente Forestale, il quale dispone dei proventi delle “monetizzazioni”.

Link a documenti utili:

Interventi Compensativi sul sito della Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura

Riferimenti normativi sul sito della Regione Lombardia

Legge Regionale 31/2008: “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”

Monitoraggio degli Interventi Compensativi dal 2003 al 2014

Seminario “Uso dei Proventi delle sanzioni e compensazioni”: alcune esperienze in Regione Lombardia

CONTATTI

Per informazioni sulle singole pratiche, rivolgersi agli enti competenti per le istruttorie (enti gestori di parchi regionali e di riserve regionali, comunità montane e province)

Per informazioni a carattere generale sull’Albo degli Interventi di Compensazione:

Maria Carmela Columbro
maria_carmela_columbro@regione.lombardia.it
telefono 02.67.65.68.10

Per informazioni sul Monitoraggio:

Regione Lombardia – Direzione Generale: Agricoltura.

Piazza Città di Lombardia, 1 I – 20124 Milano (MI)

Unità Organizzativa: Sviluppo di Sistemi Forestali, Agricoltura di Montagna, Uso e Tutela Del Suolo Agricolo Struttura: Sviluppo e Gestione Forestale

P.O. Pianificazione, Tutela e Gestione Forestale, Arboricoltura

Roberto Tonetti

foreste@regione.lombardia.it

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